La Medicina Tradizionale Cinese (MTC) è il sistema di conoscenze mediche teoriche e pratiche formatosi in Estremo Oriente in tempi antichissimi e basato sulla osservazione e interpretazione degli eventi naturali. Il sistema diagnostico–terapeutico è complesso ed articolato in diverse discipline quali l’agopuntura, la moxibustione, la dietetica, la fitoterapia, il massaggio, le tecniche di longevità e conservazione della vita, le ginnastiche.
Si basa fondamentalmente sul concetto che l'universo (e l'uomo che ne fa parte) è percorso da un'energia vitale, detta Qi, che dà origine a tutte le trasformazioni. Se essa è in equilibrio l’uomo gode di uno stato di salute; in caso di disarmonia o squilibrio soffre per una malattia.
Secondo la MTC, questa energia, il Qi, fluisce nel corpo dentro una rete di canali detti meridiani, connessi agli organi; essi “affiorano" talora alla superficie della cute, ove si trovano i punti d'Agopuntura, agendo sui quali si può influenzare il flusso del Qi. Similmente poiché questa energia, fisica e psichica, si “nutre” dell'energia del cielo (aria) e della terra (cibo), può venir influenzata oltre che dagli alimenti della dieta, da stati d’animo, ecc.. Ed in effetti accanto alla già citata Agopuntura, sono numerose le pratiche che compongono la M.T.C.: la dietetica cinese, (che non significa mangiare nel ristorante cinese più vicino a casa!), la farmacologia cinese (una sorta di erboristeria dove le piante vengono classificate secondo caratteristiche energetiche e non in base ai loro principi attivi), il massaggio cinese o Tuina e le ginnastiche mediche (Tai Ji Chuan, Qi Gong).
Colpisce che quello che l’Occidente ha raggiunto in molti anni e alla fine accettato solo grazie agli studi delle neuroscienze, la MTC aveva chiaro da sempre e cioè l’integrazione psiche – corpo: le emozioni sono strettamente collegate con il corpo. E infatti hanno abbinato i reni e la vescica con la paura, la tristezza con i polmoni e grosso intestino, la rabbia con il fegato e la vescia biliare, la gioia con il cuore, ma, cosa strana, i nostri modi di dire popolari a migliaia di chilometri di distanza rispecchiano quanto da loro affermato e così ecco che diventiamo “verdi di bile” o che “il fegato si ingrossa” quando ci arrabbiamo, a qualcuno dalla paura può scappare la pipì, il “cuore scoppia di gioia” etc.